Per millenni la luna è stata musa ispiratrice di poesie, poemi, canzoni e chissà cos’altro ancora, ammirarla è un modo di vivere le emozioni, i desideri, i sogni. Con le sue varianti, la sua bellezza mistica, fa da ponte tra il terreno e il divino, tra il reale e l’illusione, un corpo celeste adagiata su un mare turchese alle falde del Vesuvio.
Note di degustazione
Profumo fresco con spiccate note di agrumi, ananas e fiori bianchi, con un sapore che conferma la freschezza grazie a una spiccata acidità in perfetto equilibrio con la struttura del vino.
Perché ci piace
Ultimo a maturare sul Vesuvio, l'aglianico è il principe dei vitigni a bacca nera del Sud Italia.
Abbinamenti
L'eccezionale morbidezza, tipica della Falanghina, lo rende un vino da piatti delicati, di pesce o a base di uova, nonché primi piatti con crostacei e frutti di mare. Eccellente per gli aperitivi.
Vinificazione: Le uve vengono raccolte a mano e riposte in cassettine di plastica precedentemente sanificate, in ogni cassetta vengono raccolte al massimo 15 kg di uva, per evitare che durante il trasporto ci sia uno schiacciamento naturale dei chicchi. Sopra ogni cassetta viene depositata una busta contenente ghiaccio secco, tale procedimento serve per mantenere l’uva ad una temperatura tale da non permettere fermentazioni anticipate e non controllate. Arrivate in cantina le uve vengono lavorate in pigiadiraspatrice, tale processo ci permette di dividere i raspi dai chicchi e di pigiarli direttamente in pressa a membrana soffice. Il mosto viene così riposto in silos di acciaio fermentini a temperatura controllata dove la fermentazione dura per circa 8/10 giorni, dopo la fermentazione il mosto viene spostato in serbatoi di acciaio dove si aspetta la giusta maturazione per essere lavorato e imbottigliato.